Qualche tempo fa il Governo Berlusconi voleva mandare in carcere i writers. Alla fine non se n'è più fatto nulla, fortunatamente per quelli che decorano e non deturpano le nostre città (mentre per questi ultimi si è persa un'occasione). Intanto, però, ha dato il via libera ad altri deturpatori dei muri delle nostre città: i partiti politici, con i loro manifesti abusivi.Infatti, come svelato da un'inchiesta de Le Iene, incentrata sul fenomeno dei manifesti abusivi a Roma e dintorni, con il decreto milleproroghe il Governo ha consentito e consentirà ai partiti politici di condonare i propri abusi, commessi dal 2005, con soli mille euro. Grandi affari, allora, per le agenzie di affissione, come la protagonista del servizio delle Iene, che propongono anche le "campagne killer", ovvero il tappezzamento massiccio delle città di manifesti abusivi, e grandi affari (mediatici) per quei partiti politici scorretti che se ne fregano del rispetto delle regole e delle nostre città. E poi ci vengnono a parlare di writers.www.discutendo.ilcannocchiale.it
Clicca sul pulsante per aggiungere "Discutendo" come amico su Facebook
"Non sono d'accordo con te, ma darei la vita per consentirti di esprimere le tue idee" (Voltaire)
Inform-AZIONE contro lo scempio della civiltà.
"Ogni chicco di riso è essenziale nella battaglia contro la fame nel mondo" (ONU, World Food Programme) Dona il riso ai poveri! E' GRATIS! Vai su www.freerice.com "Usate la vostra libertà per promuovere la nostra" (Aung San Suu Kyi) "Parmi un assurdo che le leggi, che sono l'espressione della pubblica volontà, che detestono e puniscono l'omicidio, ne commettono uno esse medesime, e, per allontanare i cittadini dall'omicidio, ordinino un pubblico assassinio"(Cesare Beccaria) "Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola" (Giovanni Falcone) "Non li avete uccisi: le loro idee camminano sulle nostre gambe" (Paolo Borsellino) "Comprendere è impossibile, ma conoscere è necessario" (Primo Levi) "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" (Art.3 della Costituzione Italiana)