Viva la Liberazione e la Resistenza, senza imbarazzi
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Diario, il 25 aprile 2008

Oggi è il 25 Aprile, Festa della Liberazione. Si ricorda in questa data la liberazione dal regime nazi-fascista e quindi il ritorno della libertà e della democrazia.
Una festa di tutti. Perchè tutti dobbiamo la nostra libertà e la nostra democrazia a quelle persone che, protagonisti della Resistenza, hanno sfidato i nemici della libertà in territorio "nemico", ovvero in quel territorio (il Nord Italia) occupato da costoro. Che li hanno sfidati consci dei pericoli, consci delle enormi difficoltà e disparità. Eppure l'hanno fatto: e
noi dobbiamo ringraziarli sempre e dovunque.
Senza fare esaltazioni, comunque. Perchè anche i partigiani hanno commesso sbagli, a volte atrocità, come nel trattamento di Mussolini. Anche loro hanno ucciso. Però ciò non può assolutamente inficiare il grande eroismo e senso patriottico della maggioranza dei partigiani. Che, ricordiamocelo, hanno rischiato la propria vita per noi. Altri, non hanno fatto niente, o peggio.
Nonostante ciò, qualcuno ancora discredita la Resistenza. Con episodi violenti e/o irrazionali come i numerosi sfregi ai monumenti dedicati ai caduti, la diffusione di volanti che proclamano il "lutto nazionale" per questa data. C'è chi discredita i valori della Resistenza sfruttando questa giornata per attaccare, non si capisce per quale logica, industriali e cardinali.
Ma ciò che è veramente grave è che rappresentanti delle istituzioni, che sono lì anche perchè 60 anni fa i nostri progenitori hanno contribuito a portare la democrazia nel nostro Paese, segnalino la loro distanza dalla Resistenza con la propria assenza. Qualcuno addirittura dichiarando orgogliosamente di preferire di passare la giornata a tagliare il prato. Qualcun altro chiede la cancellazione dell'inno dei partigiani dalle celebrazioni per la Liberazione.
Ma non c'è nessun motivo di essere imbarazzati. I valori della Resistenza sono di tutti. Ovviamente, di tutti coloro che condividono la libertà e la democrazia.