Non solo mimose
post pubblicato in
Diario, il 8 marzo 2010

Probabilmente sembrerò retorico e ovvio in quello che sto per dirvi. Ma, d'altronde, cos'è ormai la "festa delle donne" se non un rito retorico, un'occasione per far vendere i fiorai e per far parlare di parità ai vari opinionisti e politicanti? Ecco, vorrei tanto che queste persone invece di dire sempre le stesse retoriche frasi si prendessero la briga di assumersi degli impegni chiari, forti e netti per risolvere, o quantomeno ridurre il divario, imposto dalla società, che ancora separa le donne dagli uomini, a cominciare dalla disparità lavorativa dovuta alla gravidanza e dalla rappresentanza nei luoghi decisionali. Che so, qualcosa del tipo "asili nido obbligatori per le aziende", "illicenziabilità irrunciabile almeno per un anno dopo la gravidanza, anche per le precarie", "non solo quote rosa, ma fondi di partito per la campagna elettorale destinati alle candidate donna". Giusto per dirne qualcuna.
E poi, magari, non vorrei "esagerare", chiedere anche scusa per non aver fatto queste cose prima. Non sarebbe affatto male.
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Casa nostra
post pubblicato in
Diario, il 24 maggio 2009
E allora sono un po' stanco di certi servizi retorici che i media periodicamente ci propinano in occasione di celebrazioni ed anniversari degli "eroi di mafia", come l'anniversario dell'uccisione di Falcone celebrato ieri. Per sconfiggere la mafia non può bastare l'eroico attivismo dei pochi coraggiosi che mettono a rischio la propria vita per il proprio Paese: serve una politica pulita che rompa i legami con la mafia e una società che scelga coscientemente una classe dirigente libera da collusioni e capace di ingaggiare una seria lotta alla mafia. Ma, soprattutto, serve un'informazione che faccia il proprio mestiere, facendo sentire il fiato sul collo a mafiosi e politici collusi, con il coraggio di fare inchieste sui rapporti fra politica e mafia, chiedendosi se certi politici sono "mafiosi" o no. Come faceva ad esempio "la Padania" ai tempi in cui la Lega Nord era "libera", o perlomeno sembrava volerlo essere.
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